PonentevazzinoNews
Varazze, 16.04.2017. Home page
Carlo Galetti: indiscusso pioniere del pedale nei primi anni del “900
Nasce a Corsico nel 1882, intraprende il mestiere del tipografo e porta a termine la prima corsa vittoriosa a 20 anni. Poi rappresenta il ciclismo italiano fino agli anni ’20, concludendo la sua vicenda agonistica con un palmarès eccezionale.
Dominatore indiscusso delle corse a tappe, ha dato dimostrazione in oltre 15 di carriera ad altissimo livello, di continuità, resistenza e recupero come nessun altro dei suoi coetanei. Prima della guerra era ospite fisso all’Hotel Genovese oltre che per gli allenamenti anche con la famiglia.
Per spiegarne la passione ciclistica ricordiamo che portò a termine la Milano Sanremo del 1931 all’età di quasi 50 anni impiegando un’ora e mezza di meno rispetto alle sue prime partecipazioni. Dice di lui Carlo Delfino: «Desta stupore e ammirazione ancora adesso il suo “modo di correre”. Non è veloce e abile come Cuniolo, non è astuto e grintoso come Gerbi, non è irruento e resistente come Ganna, non è diplomatico e opportunista come Pavesi ma è un po’ tutte queste cose insieme. Tuttavia la stampa del tempo non lo ama molto per la sua tattica che viene giudicata “sparagnina”, al risparmio, da succhiaruote, anzi da sanguisuga sempre pronta a sfruttare il lavoro altrui: i contemporanei gli imputano di non essere un personaggio che “fa vendere”, e gli contestano che nelle sue vittorie “manca l’iperbole”. Noi invece sosteniamo, credo senza temi di smentita, che, pur non essendo Galetti corridore “da imprese eclatanti”, nessuno tra i pionieri ha saputo eguagliarlo per continuità di rendimento. E questa è la sua grandezza, e per questa qualità va ricordato.»
“Galetti, un portento” di Paolo Migliavacca, Lorenzo Papetti e Adelelmo Portioli. Sport & Passione Editore (208 pagine, 113 illustrazioni, documenti inediti), € 15.